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Il Telescopio o il Caleidoscopio – Una critica dell’ELF
Una proposta critica individuale per un attacco offensivo diffuso
“Le nostre vite sono in gioco e non faremo a meno di ogni arma che possiamo usare come nostra” Anonimo
Riguardo alla breve storia del Earth Liberation Front (ELF), un’organizzazione che ha portato molta ispirazione nel contesto nordamericano e catturato una significativa attenzione dei media, vorrei presentare qualche considerazione al fine di criticare, chiarire e sottolineare i modi con cui comprendere l’ELF da un punto di vista metodologico piuttosto che ideologico. Alla fine di questo testo, viene tracciata una proposta per gli anarchici al fine di sviluppare le loro azioni separatamente in cellule, gruppi o altre strutture informali che essi vedono attuabili e che siano allineate o no con la “linee guida ELF”.
Ovviamente c’è qualcosa di difficile, perché da un lato l’ELF non esiste come organizzazione bensì è formato da molte cellule e individualità sparse. Quindi la critica sarà nei confronti delle linee guida ELF e non delle individualità stesse.
Un’Ideologia : Questione unica e far pressione con la dinamite
“Gli dei hanno condannato Sisifo a far rotolare senza sosta un macigno dalla cima di una montagna, dalla quale esso cadrà con tutto il suo peso. Essi hanno pensato per qualche ragione che non c’è punizione più terribile di un lavoro futile e senza speranza.” Albert Camus, “Il mito di Sisifo”
Le ragioni proposte dall’ELF per realizzare le azioni sono qualcosa che voglio mettere in disccusione.
Queste linee guida dicono:
1. Causare il massimo danno economico ad una data entità che trae profitto dalla distruzione dell’ambiente naturale.
2. Informare il pubblico circa le atrocità commesse contro l’ambiente e la vita.
3. Prendere tutte le precauzioni necessarie per evitare un danno alla vita.
Le linee guida sono molto simili agli obiettivi dell’ELF con un’eccezione principale. La terza delle tre linee guida dichiara che bisogna prendere tutte le precauzioni necessarie per evitare un danno alla vita. L’ELF si considera un’organizzazione non violenta dato che nessun danno alla vita umana deve risultare dalle azioni del gruppo. Ciò non è affatto una pura coincidenza, ma in realtà un impegno riguardo alle linee guida. Le individualità interessate nel diventare attive nell’ELF devono seguire le suddette linee guida e creare la propria affiatata e anonima cellula fatta di persone affidabili e sincere. Va ricordato che l’ELF e ogni sua cellula sono anonimi non solo tra di loro ma anche nei confronti del pubblico generale. Quindi non c’è una possibilità realistica di diventare attivi in una cellula già esistente. Prendi l’iniziativa, forma la tua cellula e fai ciò che va fatto per proteggere tutta la vita sul pianeta! (1)
Visto che mettono la Terra davanti alle loro decisioni come individualità consapevoli, (2) una psicosi, un complesso da martiri per la Terra, inizia a svilupparsi. Questo è simile alle funzioni di gran parte della sinistra odierna, il nutrimento di un bisogno psicologico per l’autogiustificazione nella vita quotidiana. Quando per esempio gli attivisti infondono cosi tanta energia in alcuni tipi di azioni (petizioni, sit in passivi, blocchi, ecc), per tutto il diritto e i motivi giustificati per farlo e non per cercare i risultati desiderati, diventano senza speranza nelle loro stesse azioni. Io credo sia importante avere un senso dell’intenzione individuale e dell’automotivazione, piuttosto che diventare ciechi davanti ai motivi per agire contro il mondo circostante. Con cecità intendo non avere l’abilità di vedere oltre i modi con i quali si prendono le decisioni riguardo a quali azioni fare e vedere causa ed effetto di quelle azioni. Questa cecità costruisce un complesso da martire simile a quello di Sisifo, che spinge il macigno in cima alla montagna giorno dopo giorno. Questa visione con i paraocchi è causata dal concentrarsi solamente sul teatro degli affari politici mentre si trascura il resto della vita.
Avere questo tipo di percezione riguardo alla propria realtà può creare qualcosa di simile a ciò che è chiamato “campagna su una sola questione”. Solo in questo caso invece di fare i sit in sotto agli alberi come Earth First!, un’individualità o un gruppo usa dispositivi incendiari per segnalare le “azioni ingiuste” di alcune compagnie. Quando la compagnia stessa non ha interesse nel cambiare i motivi che la fanno esistere, ciò diventa solamente una battaglia morale tra “giusto” e “ingiusto” – parlare della verità al potere quando esso non ha interesse ad ascoltare. Ciò diventa una ricerca infinita di alcune tristi forme di cambiamento.
L’ELF nelle sue FAQ dichiara di non seguire una leadership o una gerarchia centrale, ma un’ideologia. Vorrei mettere in discussione l’uso di un’ideologia, piuttosto che proporre l’uso di una particolare metodologia che è anarchica in pratica. Una volta che un’individualità inizia a credere in un’ideologia essi la mettono – l’ideologia – sopra loro stessi, agendo solo in accordo con quell’ideologia, pesando le cose giuste e sbagliate di un certo esito di azione. Ciò può essere visto nella mentalità di sinistra, cristiana, cattolica, vegana e di chiunque aderisce ad un’ideologia tramite il credo o l’azione.
Non c’è un’equazione etica verso la comprensione di come “noi come società abbiamo bisogno di cambiare il capitalismo”, dove agendo in accordo con lo stato e con la morale di ciascuno vediamo come le cose possono diventare uguali dentro la sfera dello sfruttamento. Entrare nel dibattito etico significa collocarsi in una posizione di compromesso con lo stato e il capitale, usando posizioni etiche e morali. Questo può essere visto in questa citazione dell’ELF :
“Chiunque cerchi di creare odierni cambiamenti sociali e politici positivi deve riflettere sui tentativi passati nel corso della storia per imparare cosa ha funzionato, cosa no, e cosa può aiutare nella ricerca corrente. Rifiutarsi di fare questa riflessione significa anche rifiutarsi di prendersi un onesto impegno di vita per la causa della giustizia e della protezione della vita in questo pianeta.”
Cos’è e da dove viene fuori questa “giustizia”? E’ giustizia ciò che stiamo cercando attualmente? Giustizia implica una moralità universale condivisa da tutti. E’ piuttosto una questione di vendetta contro la civilizzazione che rifiuta a ciascuno la possibilità di vivere una vita scelta da se?
Torniamo all’uso dei metodi piuttosto che dell’ideologia. Un metodo può essere definito come una “procedura, tecnica, o modo di fare qualcosa, soprattutto in accordo con un piano definito”. Quindi non ci si sottopone ad un’ideologia di protezione della terra, ma si guarda a modi ed esiti per attaccare ciò che li circonda – essendo questi la tecnica o la pratica. Una volta che un’individualità o un gruppo riesce a liberarsi dalla trappola del pensiero ideologico e dell’autogiustificazione, i loro desideri diventano accordati con gli interessi e i fini.
Un Nome: Chiamare se stessi una cosa?
“Indossiamo la maschera che ghigna e mente, essa nasconde le nostre guance e adombra i nostri occhi” Anonimo
L’ELF è considerato dal Dipartimento di Sicurezza Nazionale (3)(4) come un’organizzazione, il che lo classifica come una cosa con un nome o con un’identità di singola affinità. In un periodo di diffusa rivolta o di contesto in sviluppo può essere utile avere un nome al fine di comunicare perché un’azione viene fatta e la collega ad una presenza continuata di un certo gruppo o insieme di idee, specialmente per differenziarsi tra le diverse tendenze esistenti dentro un contesto specifico. Comunque, scegliendo un nome, un gruppo diventa un’organizzazione e si reifica. Si comincia a comprenderlo come una cosa, un’entità in e di se stesso. Ciò inoltre facilita l’identificazione da parte delle autorità che iniziano a tracciare e mappare i movimenti di un’organizzazione o gruppo al fine di vedere dove e come si muove, come funziona, quale linguaggio usa (ecologista, anarchico, comunista, ecc). Non tutte le indagini vengo condotte allo stesso modo (per esempio, nel Caso Bombas in Cile e nel Processo Marini in Italia, gli anarchici sono stati considerati come membri di fittizie organizzazioni clandestine), ma il darsi un nome come una cosa rende più facile per lo stato reprimere l’ambiente nel suo intero. E’ facile per lo stato rastrellare tra i diversi gruppi che esistono o che sono esistiti in un determinato periodo di tempo e procedere tramite arresti o completa sorveglianza (la sorveglianza e il conseguente arresto dei membri di Direct Action in Canada può essere un perfetto esempio di ciò). Inevitabilmente trovano quelli che sono più visibili e li interrogano in merito a specifiche attività, trattenendoli sotto falsi pretesti e mandando infiltrati nei gruppi per cercare di stabilire relazioni di lungo termine. Sebbene non sappiano chi sia interamente coinvolto queste pratiche possono eventualmente condurli a identificare i sospetti.
Non c’è una panacea per la repressione – essa esisterà finché verranno compiute azioni contro il mondo attuale. E’ solo una questione di quanto profonde siano radicate le relazioni nell’impegno, onestà, e coraggio rivoluzionario tra quelli che partecipano a differente azioni, il che si collega direttamente al rifiuto di cooperare con lo stato. Merita di essere notato che l’ELF nel suo intero non si considera anarchico o rivoluzionario; esso è nato originariamente dal gruppo ecologista Earth First!.
Con questo in mente, com’è se un gruppo decide di non darsi un nome? Rende difficile il tracciare mappe ai cartografi del potere, dove la longitudine e la latitudine sono impossibili da unire, azioni diffuse e molteplici costituiscono se stesse come una cosa. Invece che un gruppo deciso con un nome, simile alla struttura in cellule proposta dall’ELF, ma sulle basi di un’attività rivoluzionaria contro il mondo attuale.
Violenza e Terrorismo?
L’ELF è critico sull’uso della violenza e del ferimento degli individui (5). Dichiarano ciò nella loro sezione FAQ (6), nella quale danno esempi di altri tipi di azioni di individualità e di gruppi realizzate nel corso della storia. In questo punto mancano di valutazione critica di questi gruppi diversi, le loro motivazioni, e le intenzioni delle loro azioni. Il Boston Tea Party, il movimento delle suffragette e Gandhi hanno fatto ciò che hanno fatto sulla base di alcuni interessi nel cambiare l’ordine esistente tramite mezzi illegali nella speranza di un cambiamento positivo. Essenzialmente questi riferimenti rinforzano un interesse che tende al cambiamento sociale, un interesse alla modificazione dell’ordine esistente, non alla distruzione di esso nella sua completa interezza. Questa posizione è di sinistra, non anarchica. Di nuovo si riferiscono costantemente ad essa nel loro uso referenziale dell’abolizione, piuttosto che della distruzione (7).
La violenza è uno strumento necessario per gli anarchici, esso deve essere pensato costantemente e sviluppato, soprattutto per gli anarchici individualisti rivoluzionari che hanno una posizione offensiva mirata alla distruzione del mondo attuale e del suo ordine esistente. Questa metodologia violenta non dovrebbe essere cieca ad un occhio critico, piuttosto essa dovrebbe essere affinata tramite varie azioni, inflitte direttamente o indirettamente a danno del nemico. Ciò significa che non si può solo andar fuori e dire che si “vuole assicurare tutte le forme di vita saranno prese in considerazione”. Questa dichiarazione in se e per se non prende in considerazione la guerra nella quale ci troviamo, né considera le posizioni che altri come i nostri nemici, “la gente”, ecc, prendono contro di noi. Dobbiamo considerare che ci saranno vittime ad un certo punto, e già ci sono state vittime. Abbiamo molti nemici (giudici, compagnie di legname, polizia, scienziati, politici, biotecnologi, la sinistra, la destra, ecc) e non ferirli sarebbe a causa della nostra stessa pacificazione.
Se e quando sceglieremo di agire violentemente (come definito dello stato), verremo chiamati terroristi. Non c’è dubbio su questo e ciò è parte della più ampia strategia dello stato di isolare i gruppi e le individualità ad esso opposte, fabbricare ostilità e “altro”. Lo stato crea un nemico della “gente”, comunità, o qualsiasi termine di massa che lo stato usa per distinguere se stesso e quelli che identifica con esso rispetto agli altri.
L’Individualità Consapevole e l’Automotivazione
“coraggio per non cedere o sottomettersi mai” – Arthur Schopenhauer
Gli anarchici talvolta ricadono in una visione molto limitata dell’agire rispetto alle proprie idee. Costruiscono un’organizzazione nell’attesa costante di questo o quel momento, poi quando la sua capacità di azione è finalmente raggiunta, ciò che ogni individualità vuole è largamente incomprensibile. Federazioni, collettivi, organizzazioni, e ogni altra grande formazione è strutturata in modo che le individualità abbandonano i propri interventi e desideri per un gruppo di linee guida o un’ideologia. L’automotivazione anarchica individuale è l’abilita di capire consapevolmente i propri desideri, intenzioni, e motivazioni per agire. Piuttosto che sotto lo striscione di una grande formazione o ideologia, le azioni vengono fatte da soli o con altre individualità con un gruppo informale che sanno cosa vogliono e perché desiderano di agire insieme durante un certo periodo di tempo. Ciò richiede amicizie e relazioni fidate, assodate e di lunga durata (l’argomento della sicurezza è tralasciato qui perché è un discorso complesso, forse da affrontare un’altra volta), invece di relazioni politiche costruite su una presunta affinità e cortesi banalità. Queste amicizie arrivano insieme e sono formate dalle storie condivise, fini individuali, intenzioni. Ciò non significa che bisogna agire con le stesse quattro persone tutto il tempo, ma che ci sono molte relazioni che si possono condividere e che hanno l’abilità di arrivare insieme all’agire.
Attaccare diverse istituzioni e meccanismi del potere è un balzo, esso deve essere fatto se si è interessati nel vedere distrutto questo mondo. Ogni attacco può essere facilmente raffigurato nella propria testa insieme alle sue capacità fisiche di agire nel senso più immediato, ma questo balzo è una valutazione costante. Una questione di come fare queste cose in ogni istante, una collezione di esperienze d’azione in diverse situazioni che aiutino ciascuno ad ottenere confidenza e coraggio. Di nuovo, queste sono esperienze specifiche, esperimenti e pratiche come appiccare il fuoco, lanciare sassi attraverso le vetrine, costruire barricate, cercare vie d’ingresso e di fuga, la dislocazione della polizia, fare ricerche sul posto o su differenti obiettivi in un’area geografica, ecc.
Avviare un piano illegale di esistenza
“Mia figlia solleva il liscio caleidoscopio d’ottone e gli orologi e guarda come le schegge di vetro colorato cospirano insieme. Nuovi mondi si creano davanti ai suoi occhi.” Anonimo
Attraverso tutte le critiche ho cercato di approfondire soprattutto riguardo all’ELF come rete slegata di cellule, vorrei fare una proposta aperta a tutti gli anarchici critici dei modi anarchici attualmente presenti nel Nord America che desiderano vedere l’attuale mondo del Capitalismo, Stato e Civilizzazione distrutto subito a livello internazionale.
Come anarchici, soprattutto la tendenza individualista di questo ambiente, consapevoli delle nostre stesse decisioni di prendere parte ad una pratica di rifiuto e di attacco continuo, abbiamo ogni metodo a nostra disposizione. Abbiamo l’uso di diversi tipi di armi: documenti falsi, esplosivi improvvisati, armi, travestimenti, complici, covi, rapine, ecc ecc (manuali per tutto ciò sono prontamente disponibili online).
Non è molto facile fare un passo in questa direzione o regno di vita attuale in un modo libero e autonomo, e ciò non si vede da un po’ nel contesto nordamericano. E’ un grande balzo, ma comunque un salto, per il quale alcuni possono essere pronti, ma altri no. Ciò non deve scoraggiare la solidarietà e il supporto nel modo più specifico possibile verso quelli che scelgono questo percorso.
Questa proposta deve essere una scommessa immediata su un’offensiva nella guerra continua che circonda ciascuno di noi, individualmente e collettivamente, che ci consideriamo anarchici o no. Siamo parte dell’ordine esistente; una gigantesca prigione con ampie e aperte celle che ci circondano. Facciamo scelte consapevoli per continuare all’interno di questa vita miserabile (lavoro, scuola, famiglia, ecc) di alienazione e sfruttamento imposto a livello internazionale.
Questa non è una proposta per un “fronte” delle masse organizzate, ma per una diffusa e aperta rete di cellule nel Nord America e a livello internazionale. Cellule che non lottano su un fronte militarista e che non si considerano un “esercito popolare”. Questo non ha nulla a che vedere con le masse essendo dalla propria parte, ma con l’abilità per delle individualità consapevoli di attivarsi su un piano di esistenza che venga praticato continuamente in tutti i suoi elementi composti. Simile alla FAI-IRF (Federazione Anarchica Informale – Fronte Rivoluzionaro Internazionale), una rete aperta che sia di carattere anarchico e antiautoritario, senza un nome. Comunicati solamente rilasciati se necessario e quando è necessario farlo, con azioni che parlino da sole. Scegliendo gli obiettivi più critici dell’ordine esistente.
Dalla difesa all’attacco: Una metafisica del rifiuto e dell’attacco
“Quando il nostro desiderio di creare le nostre vite cosi come le vogliamo, di realizzarci nella più piena portata, di riappropriarci delle condizioni della nostra esistenza, si trasforma in un progetto reale di rivolta contro tutto il dominio e l’oppressione, iniziamo a guardare il mondo con uno sguardo più penetrante.” – Wolfi L.
Con ciò in mente, come esseri umani siamo anche contenitori politici, consapevoli e sempre in evoluzione nel piano di guerra contro l’esistente mondo del capitale, stato e civilizzazione. Negare la causa e l’effetto di ciò che ci circonda significa limitarsi ad una vita di miseria e comodità, alla sottomissione di tutta la vita, al dominio del tempo con un’esistenza sedentaria, ad una società che necessità di un altro ingranaggio umano per andare più veloce, ad una civilizzazione che impone il dominio del capitale in tutte le relazioni sociali. Dire che siamo contenitori politici non è solo impugnare una penna su un foglio, ma capire che la nostra vita quotidiana è la fusione delle idee con le pratiche e delle pratiche con le idee. Per dirla in altro modo, sperimentare con l’ipotesi e la scommessa di ciò che è chiamato vita.
Attaccare da una posizione offensiva significa azioni che devono essere provate, capite e fatte molte volte cosicché se il piano va male, un gruppo o una cellula ha l’abilità di cambiare i suoi movimenti e le sue tattiche molto efficientemente e velocemente.
Una posizione offensiva non aspetta che i nemici facciano una mossa prima di attaccarli. Ciò significa non aspettare che qualcuno venga ucciso dalla polizia per poi reagire, né aspettare le crisi del capitalismo per colpire un gruppo di persone e poi cercare di spingere l’iceberg fuori dall’acqua. Queste situazioni e punti hanno alcune implicazioni sociali per agire all’interno, e forniscono un’opportunità di generalizzare i metodi anarchici e le pratiche illegali ad un livello più sociale che non è esclusivo di alcun gruppo specifico. Ma la posizione offensiva non è sempre sociale; mentre le azioni stesse possono avere una risonanza sociale rispetto ad una situazione specifica, esse possono arrivare da una posizione antisociale di attacco offensivo, uno che non sia predeterminato o inteso come una reazione allo stato o al capitale. Un attacco che sia fatto piuttosto dallo studio (attraverso l’uso di diverse tecnologie anonime di ricerca – elenchi del telefono, computer, ecc) di reti già esistenti di sfruttamento e dominio che un gruppo o delle individualità possono scegliere come punto decisivo da colpire. Questo è quando subentra l’uso dell’ELF come metodo : piccole cellule con un interesse nell’attaccare gli aspetti dell’ordine civilizzato, sulle basi di un odio comune per la civilizzazione, non basato su un’ideologia comune. In un senso pratico ciò significa sabotare i binari, distruggere le infrastrutture elettriche (linee di telecomunicazione, fibre ottiche, cavi elettrici, i ripetitori telefonici o ogni altro obiettivo elettrico non sicuro lasciato aperto), fare esplodere edifici governativi o compagnie che vengono riconosciute come obiettivi dalla nostra ricerca individuale.
Con questa posizione offensiva dobbiamo anche avere la forza e il coraggio di andare avanti con le nostre motivazioni e intenzioni individuali. Anche se stiamo andando avanti da soli, e desiderare di farlo. Comprendendo quando e dove attaccare i nostri nemici (che siano fisici o psicologici) nei posti dove risiedono. Per dirla in altro modo, questo è quando siamo capaci di mettere giù il telescopio e le nostre limitazioni basate sui limiti ideologici, e aprire il campo visivo al mondo colorato del caleidoscopio, dove emerge l’ampio potenziale delle possibilità.
Questo pezzo è dedicato a:
Cospirazione delle Cellule di Fuoco
Federazione Anarchica Informale
Fronte Rivoluzionario Internazionale (Cile, Italia e ovunque)
Internazionale Nera
Tortuga
Individualidades tendiendo a lo salvaje (Its)
Ecoprigionieri degli Stati Uniti
Letture consigliate :
Pagina FAQ sul sito web dell’ufficio stampa dell’ELF
Punti dell’opuscolo sull’ELF
Qualche questione fondamentale riguardo agli anarchici ed altri
Appello della Cospirazione delle Cellule di Fuoco – Commando Horst Fantazzini per una Rete Inernazionale di Azione e Solidarietà – Federazione Anarchica Informale
Our lives of a Burning Vision
Escalation #1
Igniting a Revolution – Earth Liberation Front (video in 2 parti)
Resistance (rivista sull’ELF)
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Note:
(1) Qui di seguito tra virgolette e in corsivo c’è la citazione che fa riferimento alla prima parte di questo testo, ma il testo complessivo è più ampio. E’ altamente raccomandata la lettura dell’interezza delle FAQ prima di procedere alla totalità di questa critica.
(2) “Chiunque cerchi di creare odierni cambiamenti sociali e politici positivi deve riflettere sui tentativi passati nel corso della storia per imparare cosa ha funzionato, cosa no, e cosa può aiutare nella ricerca corrente. Rifiutarsi di fare questa riflessione significa anche rifiutarsi di prendersi un onesto impegno di vita per la causa della giustizia e della protezione della vita in questo pianeta.” . ELF FAQ
(3) “L’ALF e la sua organizzazione sorella ELF sono considerati i gruppi terroristi interni più attivi, pericolosi e ampi degli Stati Uniti.” Eco-terrorism: Environmental and Animal-Rights Militant in Dipartimento di Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti
(4) “L’organizzazione è un gruppo ecologista ma anche uno che comprende la vera causa dell’assassinio e della distruzione della vita” – ELF FAQ
(5) “3) Prendere tutte le precauzioni necessario contro il danneggiamento della vita” – ELF FAQ
(6) “Il governo britannico capì le tattiche di Gandhi e seppe ampiamente cosa aspettarsi da lui. La parte più militante del movimento rappresentò una minaccia più grande per il governo semplicemente a causa del fatto che gli inglesi non sapevano cosa aspettarsi o cosa poteva succedere se la strada dell’indipendenza indiana si sarebbe interrotta. Infatti, Gandhi stesso venne rilasciato dalla prigione in almeno un’occasione su ordine diretto degli inglesi visto che lui voleva calmare la parte più militante del movimento. Sia le tattiche non violente utilizzate da Gandhi e dai suoi seguaci che la minaccia di tattiche più aggressive dalla parte militante portarono l’India all’indipendenza.”
“Gran parte dei sistemi scolastici non insegna e non educa gli studenti riguardo ai Luddisti. Forse uno dei primi gruppi (se non il primo) a colpire la rivoluzione industriale e i suoi effetti sono stati i Luddisti. Dal 1811 al 1816, i Luddisti causarono enormi danni economici all’industria tessile in Inghilterra. Arrabbiati per la minaccia alla vita e alla cultura che rappresentavano le nuove macchine della rivoluzione industrializzata, i Luddisti contrattaccarono usando tattiche molto simili a quelle usata oggi dall’ELF. Alcune fabbriche vengono bruciate totalmente e altre accettarono di fermare le macchine industrializzate a causa dell’attività e della minaccia dei Luddisti.”
“Nel movimento abolizionista degli Stati Uniti, ci furono numerosi casi di schiavi che sabotavano le proprietà dei loro ‘padroni’ e che realizzavano varie tattiche per interrompere il flusso di commercio nel sistema schiavista. Le rivolte di schiavi erano abbastanza rare, ma anche una sola minaccia agghiacciante costringeva alcuni schiavisti ad abbandonare la pratica.”
“Il movimento delle suffragette, soprattutto in Inghilterra, usò il sabotaggio in aggiunta ad altre tattiche per ottenere con successo dei diritti per le donne. Un esempio è quando nel Febbraio 1913, Emmeline Pankhurst, fondatrice del movimento delle suffragette d’Inghilterra, fece esplodere la villa del Ministro delle Finanze David Lloyd George a Surrey. Pankhurst accettò la responsabilità dell’evento e lo descrisse come “guerriglia.”
“Negli Stati Uniti, quasi tutti hanno sentito parlare del Boston Tea Party che consisteva in bande di uomini che attraccavano le navi inglesi a Boston Harbaor (tra gli altri) e gettavano il te inglese nel mare. Raramente ciò è stato considerato un sabotaggio economico, ma in verità è un’accurata descrizione di esso.” – ELF FAQ
(7) “L’unico modo per fermare i sintomi del problema è identificare la causa principale e lavorare direttamente per abolirla…
L’ELF capisce che questa struttura legale è parte dello stesso sistema di governo e ora occidentalizza la dominazione del mondo che sta causando la morte di tutta la vita. Non ci si può fare affidamento e infine necessita di essere abolita.” – ELF FAQ