Sulla Propaganda
In solidarietà ai compagni di Culmine e agli spazi di propaganda attaccati dallo stato italiano
Un paio di settimane fa, un gruppo di compagni italiani è stato arrestato a Firenze per aver distribuito volantini sulla morte di un immigrato nelle mani della polizia. I guardiani dell’ordine hanno inserito questo arresto in una nuova operazione repressiva contro compagni anarchici. Tramite un’operazione, con perquisizioni e confische di oggetti personali, la polizia ha perquisito e controllato le email dei blog ParoleArmate, Culmine e Iconoclasta e accusato alcuni compas di crimini sovversivi.
Dalla nostra piccola postazione di propaganda mandiamo il nostro supporto ai compas sotto indagine e ai nostri fratelli di Culmine e al resto degli spazi virtuali inquisiti, grazie ai quali possiamo trovare ciò che stanno facendo nostri altri compas in posti distanti e condividere con loro le nostre riflessioni sul contesto della lotta nel nostro territorio. Sappiamo che prima o dopo, con lo stesso o un altro progetto, li riavremo indietro.
Da parte nostra, ci rifiutiamo di svalutare la propaganda stampata come strumento a basso rischio nell’azione contro l’autorità. Per noi tutte le forme d’azione che divulgano idee antiautoritarie sono un contributo alla lotta e un gesto di insubordinazione contro il Potere. Può essere che inoltre per le leggi del nemico non è la stessa cosa editare un bollettino antiautoritario o collocare un dispositivo esplosivo, ma vogliamo chiarire che il Potere cerca sempre di più di collegare questi tipi di azione attraverso il loro contenuto. E’ successo a Settembre 2008 quando hanno cercato di applicare la State Security Law contro tre ragazzi – accusati di “apologia di violenza” – sorpresi ad attacchinare manifesti che invitavano ad attaccare la polizia; qualcosa che sembra sia accaduto e sta accadendo con i compagni del “Caso bombas”, dove libri e bollettini sono parte delle “prove” con le quali l’accusa sta cercando di incriminarli per la partecipazione al collocamento di dispositivi esplosivi.
Altri esempi abbondano in Cile e nel mondo. Ciò che è importante è assumersi il rischio e la sfida di continuare a diffondere e far circolare le nostre idee.
Se abbiamo imparato qualcosa lungo il nostro cammino, è che la diffusione di idee antiautoritarie è un terreno d’azione che è tremendamente importante nello scontro con il Potere. In questo senso, la propaganda scritta può essere indirizzata ai compagni cosi come a quelli spesso chiamati “la gente”. Ci sono anche compagni che scelgono di realizzare attacchi diretti contro i simboli del Potere come forma di propaganda, altri pensano che le nostre azioni quotidiane siano anche un terreno di propaganda dove dimostriamo cosa davvero sono gli antiautoritari (o no). Ma il terreno del nostro quotidiano per noi non è abbastanza e come gruppo dedicato alla propaganda stampata, abbiamo scelto di direzionare le nostre riflessioni verso l’ambiente dei “compagni”, al fine di affilare le nostre posizioni con i mezzi della tensione costante delle nostre idee e pratiche. Inoltre, crediamo che si debbano promuovere altre istanze di agitazione mirate ad un pubblico più ampio. Diciamo questo perché non siamo nati insorti, ma piuttosto ci siamo forgiati fino ad ora in una continua interazione e rottura con la società e in contatto con le idee di lotta contro il Potere. Crediamo inoltre che altri possano anche prendere una posizione attiva in questa lotta e iniziare a esercitare la loro libertà e riscoprire le loro vite. Non vogliamo convincere qualcuno, né siamo interessati ad essere gli “unici convinti”, infatti diffondiamo la tensione permanente con questa società e la sua sottomessa e alienata forma di vita. Odiamo questa società che il potere ha creato e odiamo le masse che obbediscono e riproducono il loro Potere. Non crediamo che gli sfruttati sono nostri compagni solo perché sono oppressi, ma non li condanniamo a priori come nemici solo perché nell’attuale e continuo aggravarsi della guerra sociale ogni individualità renderà chiara la propria posizione.
Pertanto, incoraggiamo tutti i compagni a moltiplicare la propaganda stampata anarchica e antiautoritaria, abbandonando le scuse e iniziando ad agire in gruppo o individualmente. Maggiore creatività e obiettivi chiari sono necessari ed economici mezzi per creare, stampare o fotocopiare volantini, fanzine, bollettini, poster, ecc. Si impara facendo, riflettendo e agendo autonomamente e orizzontalmente costruiamo, in azione ai danni del dominio, le forme di vita e di relazioni antiautoritarie che ci permettono di godere l’anarchia e la libertà nel presente.
Sin Banderas Ni Fronteras,
Aprile 2012.
PS: Abbiamo creato un nuovo indirizzo email per comunicare con i compagni: L’indirizzo nuovo è : sinbanderas.nifronteras(at)yahoo.com