“…Noi abbiamo solo una vita su questo pianeta. Perché dovremmo sprecarla per aggiustare il nostro ego nelle volontà malate delle prospettive di una disgustosa società? C’è così tanto per cui vivere, scoprire e scegliere. Ma perché non riescono a capire? Perché non riescono a capire che non importa di quante vite abbiamo avuto, noi sceglieremo sempre l’orgogliosa via dell’attacco? Noi eravamo, siamo e saremo dalla parte dell’attacco costante.
Ognuna delle nostre azioni è un segnale di odio per il loro mondo. Ognuna delle nostre risate, un taglio profondo nella faccia della loro macchina sociale.
Ogni nostro rifiuto si trasforma in bombe nelle loro macchine e proiettili nelle loro teste. Anche la solidarietà è la ragione delle azioni, o il resto è nulla.
Tutto è nelle nostre mani ed il tempo delle scelte è arrivato. Attacco ed ancora attacco fino alla distruzione dell’autorità.
Non c’è un altro modo.
Il senso unico dell’azione irromperà nelle alte mura delle prigioni. Fino alla libertà…”
Dedicato al compagno anarchico Sokratis Tzifkas per il suo orgoglioso e dignitoso atteggiamento tra le mura che gli “costa” dieci giorni nell’unità di isolamento nella prigione di Diavata ed un trasferimento disciplinare.
Cellula dei membri imprigionati della CCF del primo periodo FAI-FRI
e l’anarchico Theofilos Mavropoulos Continua a leggere→