(it-en) Atene – Aggiornamento sul processo del “secondo caso Halandri”

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29 Maggio 2012

L’udienza è stata puramente burocratica, con la lettura della lista delle accuse da parte dei giudici. Gli avvocati difensivi hanno detto che alla prossima udienza sottoscriveranno alcune richieste scritte riguardo al processo, aggiungendo le proprie considerazioni. Il processo è stato rinviato a mercoledi 30 Maggio.

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30 Maggio 2012

L’avvocato di Damiano Bolano ha richiesto un rinvio dell’udienza visto che entrambi gli avvocati degli altri tre compagni erano assenti a causa di altri processi da seguire. Il compagno Christos Tsakalos ha letto poi la seguente dichiarazione:

A questo punto del processo vorremmo chiarire qualcosa.

Ci troviamo qui davanti a voi perché siamo in guerra. Una guerra contro la ghigliottina del potere, contro la rassegnazione della massa e contro il silenzio dei nostri tempi.

Per fare una guerra sono necessarie sempre due parti. Voi state da quella dei burattini del potere, piccoli uomini di legge, scagnozzi dell’ordine. Quando il potere dice “saltate!” voi saltate. Quando dice “abbaiate!” voi abbaiate.

Noi stiamo dall’altra parte. Siamo oltre e fuori dalle vostre leggi.  Lo schifo delle vostre leggi non ci tocca. Siamo distruttori delle vostre leggi, guerriglieri della vita, anarchici d’azione. Non temiamo la prigione e ridiamo delle vostre sentenze “giuste”.

Abbiamo rivendicato l’appartenenza alla Cospirazione delle Cellule di Fuoco, abbiamo scelto simultaneamente di continuare a lottare contro il vostro mondo fino all’ultimo respiro.

Manifestando la nostra responsabilità politica, non abbiamo solo rivendicato un pugno di belle idee e teorie anarchiche. Abbiamo rivendicato anche le preziose pratiche nate da quelle idee. Abbiamo rivendicato i dispositivi esplosivi che abbiamo preparato, le esplosione causate, le armi impugnate e i comunicati diffusi.

E se la polizia e le sue indagini non riescono a trovare le nostre impronte digitali, beh, le nostre impronte sono sparse ovunque. 

Esse sono sulla dinamite e sull’ANFO trasportati senza sosta dai nostri fratelli e dalle nostre sorelle in Ecuador, Bolivia, Perù e Argentina, spargendo terrore nell’impero dell’esistente. 

Esse sono sulle armi dei nostri fratelli e delle nostre sorelle in Italia che stanno diffondendo la nuova anarchia. Nei sentieri di viaggio dei nostri compagni qui in Grecia. Sono ovunque la storia della pratica sovversiva e anarchica viene scritta.

Comunque, in nessuna circostanza non concederemo nulla – neanche la cosa più piccola – alla curiosità della macchina poliziesca.

Non daremo loro neanche la più piccola informazione riguardo a ciò che abbiamo fatto, con chi e quando. Che i segugi della polizia scoprano tutto se ci riescono. L’unica cosa che stiamo dicendo è: “Noi abbiamo continuato, continuiamo e continueremo ad essere impenitenti anarchici d’azione.”

Potete averci catturato, ma non ci avete sconfitto.

Non ci arrenderemo mai. Ci diamo forza gli uni con gli altri con un promessa nei nostri occhi: “La solidarietà tra gli anarchici d’azione non è solo una parola.”

Adesso i nostri pensieri e i nostri cuori sono con la nostra compagna Olga, che è in isolamento da 26 giorni. Con Olga, che non si è sottomessa alle regole e alle umiliazioni della prigione neanche per un momento. Le nostre voci sono anche la sua, e le sue azioni sono anche le nostre. Diciamo anche una delle nostre frasi preferite: “La memoria non è spazzatura, e il sangue non è acqua”. Ci impegniamo a non dimenticarlo mai durante le migliaia di giorni che ci aspettano, né che la libertà viene data. Ognuno deve prendersela!

Prima fase della Cospirazione delle Cellule di Fuoco

Poi Michalis Nikolopoulos ha letto la seconda parte della dichiarazione:

Oggi la nostra sorella Olga resta rinchiusa, per il 26° giorno, in isolamento nella prigione di Diavata. Lei è li a causa della sua attitudine intransigente, dignitosa e combattiva, visto che tale è rimasta anche dietro le sbarre come anarchica prigioniera di guerra. Più specificatamente, durante la sua prigionia nel carcere femminile di Tebe, le è stato imposto un trasferimento disciplinare perché non ha voluto condividere la cella con una prigioniera spia. Olga l’ha attaccata con una serie di pugni ed è riuscita ad allontanarla da quel braccio della prigione. Poi, mentre veniva trasferita nella prigione di Diavata – essendo stata orgogliosa e coerente con le proprie idee – si è rifiutata di sottomettersi all’umiliante e infame pratica della perquisizione corporale.

L’attitudine di Olga è un altro esempio brillante di dignità nell’insieme dell’eredità anarchica, un esempio che tutti quelli che si considerano anarchici rivoluzionari e anarchici d’azione possono usare per difendere i valori anarchici e la libertà.

Perché solo nell’insubordinazione quotidiana e nella distruzione di ogni relazione autoritaria seguiamo i percorsi dell’Anarchia. 

Rifiutiamo ogni tipo di attivismo politico, inibizione o scusa il cui fine sia mascherare la paura o l’impotenza.

Continuiamo ad essere nemici della società, prigionieri e o no, tramite il continuo attacco anarchico al complesso autoritario.

Gli attacchi che sono stati sferrati dall’Internazionale Nera degli Anarchici d’Azione sono il risultato di dozzine di azioni fatte dalla Federazione Anarchica Informale nel mondo. Attacchi che hanno colpito il vertice del dominio, con l’obiettivo di eradicarlo completamente.

La nuova Cospirazione, nei suoi recenti colpi contro un veicolo della compagnia postale e una chiesa cristiana, ha dichiarato: “L’atto di dubitare delle cose è la fonte di conoscenza. Mettendo in discussione, la gente diventa consapevole della miseria dell’esistente. Questo dubitare, al fine di diventare una utile arma contro il nemico, richiede gente dignitosa, coraggiosa e combattiva con piani appropriati. La violenza rivoluzionaria esercitata da queste persone può, nelle condizioni esistenti, essere considerata un progetto abbastanza rilevante ed efficiente. Questo perché, per noi, le “salutari” posizioni politiche non consistono nel semplice dialogo col nemico. Piuttosto, essi rappresentano la guerra nella quale, invece di dialogare col nemico, puoi pugnalarlo.” (Federazione Anarchica Informale/Fronte Rivoluzionario Internazionale/Cospirazione delle Cellule di Fuoco-Gruppi Rivoluzionari per la Diffusione del Terrore).

L’insubordinazione diretta di tutti gli anarchici in lotta è ciò che ci rafforza più che mai durante le battaglie che facciamo adesso dietro le sbarre. 

Per quanto riguarda il processo della vostra corte marziale, per noi è inconcepibile prendervi parte mentre Olga rimane in isolamento. Quindi, come piccolo gesto, noi ce ne andiamo e l’udienza si sospende.

Prima fase della Cospirazione delle Cellule di Fuoco

Subito dopo la lettura delle dichiarazioni tutti gli accusati hanno lasciato l’aula. Il processo riprenderà giovedi 8 Giugno.

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