Continuazione del secondo processo sul “Caso Halandri”. 5,7e 11 settembre, Grecia.

PREMESSA-ANTIGIURIDISMO ANARCHICO AMORALE

Annientare il diritto!

 

Leggendo le parole-che ora divengono armate-dei fieri compagni della Cospirazione delle Cellule di Fuoco-sentiamo il potere Egoista e singolare che si espande fino alle fondamenta del giudizio-in una frantumazione  della conformazione statica e penalmente edotta di un freddo codice penale.

 

Riuscite a sentire questa forza distruttiva e passionale,uomini di ogni fede?

L’avete mai percepita la “Cattiva Passione”?

 

I compagni della Cospirazione delle Cellule di Fuoco con le parole qua vergate distruggono l’istante omologato nelle istanze  riassuntive di un ordinanza codificata.

Negare il diritto,non riconoscere nessuna attenuante,mandare a farsi fottere un avvocato che ti chiede il suo obolo per la cura:

Voi uomini di ogni fede,sentite l’intesità di queste parole armate?

Una calda passione scende e ci avvolge fino al nostro inguine,la nostra instintivItà Nichilista agisce e vuole distruggere,demolire l’assopimento del diritto coagulato e impresso nell’individuo giudicato.

 

Affinità Egotista con i compagni della Cospirazione delle Cellule di Fuoco!

 

Avanti per il Nichilismo distruttore!

Fede (il Compulsivo), Sara

 

13-09-2012

Aggiornamenti delle udienze durante le quali i compagni si sono dimostrati risoluti,con un atteggiamento provocatorio nei riguardi dei giudici e dei pm che li vogliono condannare. Inoltre nuove persecuzioni penali prendono il via contro i compagni delle CCF.

Mercoledì, 5 settembre.

i quattro membri delle CCF hanno rifiutato di assistere a questa udienza del processo, in questo modo si sono opposti ai trasferimenti “vendicativi” che gli sono stati imposti durante l’estate. Di ritorno dal carcere di Koridallos di Atene sono stati portati con solo un giorno di anticipo davanti alla corte. L’udienza è stata sospesa fino a venerdì.

Venerdì 7, settembre

Il compagno Christos Tsakalos rifiuta di apparire in giudizio e invia la seguente dichiarazione: “ Mi rifiuto di agire in questo circo che è il vostro processo. La vostra rappresentazione puzza di sottomissione e il vostro spettacolo è di bassa lega e ripugnante.In quanto nella vostra sentenza di condanna:la può appendere in cornice e metterla al muro del suo ufficio, perché a me non importa..Niente è capace di fermare l’azione della Cospirazione delle Cellule di Fuoco e della Federazione Anarchica Informale-Fronte Rivoluzionario Internazionale! Il lupo dentro di noi continua a prendere guardia e non dimentica.Niente è finito.. Tutto continua… L’anarchia e l’azione ribelle siano illegali o non siano niente..”

Il presidente del tribunale ha fatto riferimento alla frase che i compagni utilizzarono durante una delle sessioni precedenti, quando riferendosi ai giudici dissero :” le circostanza attenuanti che se le mettano nel culo…” i compagni hanno ripetuto questa frase, in questo modo dimostrando il loro disprezzo  totale verso il tribunale e manifestando la loro ostilità verso la giustizia dello Stato. Inoltre durante il primo processo Halandri”come anche  adesso, i membri della CCF hanno tenuto una posizione antigiuridica, hanno rifiutato di presentarsi nell’aula di tribunale e hanno ricusato i loro  avvocati e tra le dichiarazioni anarchiche che hanno qui e che si dirigevano contro lo Stato e la sua società, tra i loro gesti offensivi verso i giudici (lanciando opuscoli, insultando i pm, attaccando i poliziotti e i secondini ecc..)

Durante questa sessione i compagni insultavano il presidente del tribunale e il pm, mentre allo stesso tempo Damianos Bolano si alzò e tirò una bottiglia d’acqua che si ruppe colpendo il tavolo dei giudici. Immediatamente i compagni furono circondati dagli sbirri che gli impedirono di manifestare ancora le loro minacce e la cosa continuò a livello verbale. Come epilogo del processo i compagni ricusarono i loro avvocati e abbandonarono la sala, così si interruppe il processo. Uscendo e insultando tutto il tempo i giudici riuscirono a colpirli direttamente in viso. La sessione terminò e fu fissata per il martedì 11 settembre.

 

Martedì 11 settembre

In questa sessione non si presentò nessuno dei membri della CCFG, neanche i loro avvocati. I quattro membri delle CCF inviarono alcune dichiarazioni nelle quali spiegano che oltre a non voler partecipare ad assistere al “processo circo”, come lo chiamano, non accettano di essere rappresentati da nessun avvocato d’ufficio, Nonostante lo stesso lo stesso presidente del tribunale ha detto che i compagni delle CCF naturalmente non li accetteranno. La prossima udienza è fissata per il 19 settembre.

Nuove azioni penali contro la CCF

Pare che le autorità giudiziarie non hanno smesso con la persecuzione contro i membri della CCF, già che i giudici istruttori stanno preparando nei loro uffici nuovi rinvii a giudizio.

Nell’agosto passato un inquirente del commissariato di Trikala fece visita ai compagni Panagiotis Argyrou e Haris Hadzimihelakis nel carcere di questa città, per comunicargli che nuovi procedimenti d’accusa sono stati completati contro di loro. Si tratta dei fatti accaduti fra il  24 gennaio del 2011 durante la seconda udienza del primo processo contro le CCF, quando i compagni abbandonarono abbandonando l’aula del tribunale iniziarono uno scontro con la polizia che li aveva riportati nei sotterranei.

Alcuni di quei poliziotti hanno sporto denuncia contro i compagni accusandoli che, tra le altre cose, “cercarono di fuggire”, “aggredirono i poliziotti con diversi oggetti, per esempio con un estintore”, “insultarono e lanciarono minacce contro la vita e la sicurezza personale” e “ che non smisero di attaccarci neanche quando gli furono messe le manette”. In base a queste testimonianze si pensa che i compagni siano accusati di “aggressione”( causare danni corporali), “sommossa da parte dei reclusi”, ecc.

Questo nuovo processo contro  i compagni Haris e Panagiotis, è stato seguito da un nuovo ciclo di citazioni che sono arrivate a tutti i membri della CCF e al compagno anarchico Theofilos Mavropoulos. I noti  magistrati Mokkas e Baltas, incaricati del caso delle CCF stanno citando i compagni in relazione all’incendio di un veicolo dell’impresa di sicurezza “KatraTzo Security” nella zona di Galatsi (ATENE) nella notte del nuovo anno del 2009.

Non è chiaro perché questa persecuzione penale inizi ora, giacchè il caso dei “250attacchi” (“opera completa” della CCF) è stato già esaminato da alcuni mesi. Ma che ciò accada intenzionalmente o a causa di un errore precedente, una cosa è è certa: sembra che le azioni penali contro i 9 membri della CCF e Theofilos Mavropoulos non smettano. Continuamente si preparano atti di accusa e azioni penali, un ricordo vendicativo che il sistema non dimentica a coloro che hanno dichiarato guerra contro di esso, non dimentica coloro che lo mettono in discussione in maniera aperta e diretta e optano per l’azione anarchica immediata.

Il prossimo processo

Ricordiamo che il prossimo processo contro la CCF inizierà l’ 8 di ottobre. Saranno giudicati 4 differenti casi: invio di pacchetti incendiari  realizzato il primo novembre 2010 e rivendicato dalla CCF, gli arresti del 4 dicembre del 2010 realizzati durante un’operazione antiterrorista, gli arresti realizzati nel marzo del 2011 a Volos e lo scontro a fuoco con la polizia a Pefki nel maggio 2011(Kostas Sakkas, Aleksandros Mitrousias, Giorgos Karagiannidis  e Stella Adoniou), il compagno Konstantinos Papadopoulos ( detenuto ad Atene nel marzo del 20011, lo stesso giorno che i compagni della CCF a Volos, ma liberato un paio di giorni dopo con misure cautelari) e i due compagni ricercati Giannis Mihailidis  e Dimitris Politis.


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