Un saluto irriducibile ai compagni Tripa e Felicity

Ricevo e diffondo la traduzione

da: DestruyeLasPrisiones

Messico: Un saluto irriducibile ai compagni Tripa e Felicity

Un saluto irriducibile ai compagni Tripa e Felicity.
Salute e forza, è ciò di cui c’è più bisogno in questo momento.
Compagno Tripa sai che saremo sempre con te e ti ricorderemo in tutti gli atti del conflitto quotidiano che abbiamo scelto per prendere in mano la nostra libertà. Perché come te abbiamo l’anarchia fin nelle budella, sei e sarai questa sensazione nello stomaco che sentono i ribelli in ogni atto di disobbedienza all’autorità.
Perché a differenza di altri, non giochiamo alla rivoluzione, né chiediamo permesso per essere liberi, comprendiamo che l’anarchia è una posizione, un tendere verso la libertà che si vive giorno dopo giorno, una ribellione contro questo mondo che ci riduce come merci.
Solidali con il solidale, nonostante tutto, anarchici di tutte le tendenze stanno mettendo la faccia per te, escono fuori e ti sostengono, può solo significare la convinzione per una lotta di cui nessuno può negare il tuo impegno. Felicity, compagna, siamo con te, saremo l’ombra che ti accompagna in questa tua degna fuga, sempre allerta e sempre ferma, non permettere che quest’aria avvelenata penetri nelle tue convinzioni, sempre orgogliosa, sempre anarchica. Le menzogne del potere non corrompano le menti degli onesti.
Il nostro compromesso sorelle/fratelli anarchiche/ci, con loro e con noi stesse/i, è continuare con le loro lotte, sarebbe una stupidaggine ridurre la lotta solo ad appoggiare i nostri sorelle/fratelli incarcerate/i, perché implicherebbe perdere di mira la lotta contro il nemico; perciò fissare la nostra mira all’intero sistema di dominazione significa anche osservare questi carcerieri e poliziotti che vigilano e perseguitano i/le nostri/e compagni/e. Ogni minuto di reclusione, ogni passo di fuga sanno che siamo con loro e che fuori dalle carceri stiamo continuando l’insurrezione che hanno iniziato. Mai li/le lasceremo soli/e. Speriamo possano fare di questa nuova circostanza, nella quale si trovano, una propaganda per la causa, questo è un nuovo fronte, una nuova trincea. Guerra sociale su tutti i fronti e propagare la Peste Nera!
Compagni non emarginiamo noi stessi la lotta dei compas, se ci chiederanno perché Lui è in carcere e Lei è in fuga, rispondiamo con lo stesso orgoglio con cui essi si rivendicano come antiautoritari e rispondiamo: per stare faccia a faccia con il nemico, per attaccare direttamente il sistema che ci domina, siamo veloci nella forma in cui divulghiamo le informazioni, però non cerchiamo di nascondere il fatto, perché staremmo accettando i valori del sistema entro i quali si condanno e si giudica il non essere entro il marchio della legalità, legalità che ci rende schiavi giorno dopo giorno. Combattiamo l’ipocrisia delle strade e dei discorsi pubblici, democratici e legaloidi, perché trasmettere è male, ma ubbidire è peggio. Perché la nostra lotta non è per migliorare o imbellettare questo sistema, ma per la sua distruzione.

Non ci stancheremo fino a vedere l’ultimo sfruttatore impiccato col le budella dell’ultimo prete.
Né colpevoli né innocenti, semplicemente coerenti!
Perché la solidarietà fra anarchici è più di una parola!
Fuoco allo Stato, Fuoco Al Capitale, Fuoco alla Chiesa!
Mai Vinti, sempre sul piede di guerra!
Sempre con i Ribelli!
A morte l’Autorità e Viva l’Anarchia!

Destruye las Prisiones

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