“Io mi figuro che ogni corpo specifico si sforzi di diventare padrone dell’intero spazio e di espandere la sua forza(la sua volontà di potenza)e di respingere tutto ciò che si oppone alla sua espansione.Ma si scontra continuamente con gli sforzi uguali di altri corpi e finisce con l’accomodarsi(“unificarsi”)con quelli che gli sono abbastanza affini-che poi insieme cospirano per conseguire la potenza.”
“L’interpretazione meccanicistica del mondo”-”Volontà di potenza” F.Nietzsche
Nel testo qua vergato ed esperenziato-io fiero Nichilista rilevo in un dibattito amoraleconseguente all’endemico ruolo portante di chi derime il proprio essere “individuo”-e vado ad approfondire il punto di provocazione egoista nell’inchiesta “Ardire”:
In specifico nel testo uscito a nome del compagno Stefano di Culmine ma allo stesso tempo di quello della compagna Elisa,anche essa facente parte del blog anarchico,in quanto promulgatori di un sillogismo-colpa-non colpevole:difesa tecnica.
Il punto di provocazione egoista si distingue interamente-e per intensità vissuta-da un semplificativo “dìbattito” e conseguente solidarietà-manifesto della non specificazione di scelte singole e rivendicative.
Non specificazione in quanto l’atto determinato nella sola reazione risiede-e insidianell’attenuare il rivendicativo e indefinibile peculiare moto portante singolativo.
Il punto di provocazione egoista diviene il punto di non ritorno: Continua a leggere